LA PAROLA DELLA DOMENICA, 30.10.2005
Cari fratelli e amici,
la Parola di questa domenica vuole aiutarci ad essere delle persone "vere" e "autentiche". Certamente è difficile, ma se la nostra relazione con Dio è "viva", ci costringe a lottare per "fare la verità" dentro e fuori di noi.
Gesù, nel Vangelo (Mt. 23), ci impegna, specialmente, su tre pericoli che possiamo correre proprio nella vita "religiosa" che cerchiamo di realizzare:
- dire delle belle cose e poi non farle: se non ci preoccupiamo di essere coerenti, confondiamo e scandalizziamo quelli che ci osservano;
- voler essere "maestri" degli altri: mentre possiamo essere soltanto "testimoni" di ciò in cui crediamo;
- agire per "farci vedere": dare peso più all'apparenza che alla realtà, mentre l'unica cosa importante è come siamo "dentro". Quando agiamo così, non ci fidiamo di Dio!
Domandiamo al Signore l'umiltà: vedere bene come siamo, voler bene a noi stessi come siamo, avere il coraggio di mostrarci come siamo.
Per fare questo esercizio di umiltà, è necessario un grande clima di fiducia e fraternità tra di noi: "uno solo è il Padre/il Maestro, e voi siete tutti fratelli!".
Infatti, come dice S. Paolo (1Ts): il Vangelo si annuncia solo dando anche la vita.
Sentiamoci molto vicini anche in questa Festa di Tutti i Santi. Buona settimana nel Signore! Pe. E.